Zucchero a velo
Con questo metodo, le api vengono spolverate delicatamente con zucchero a velo, facendo sì che gli acari si separino dalle api. L'EasyCheck viene quindi agitato delicatamente, facendo passare lo zucchero e gli acari attraverso i fori del cestello bianco. Il metodo dello zucchero a velo mantiene in vita le api campionate, ma l’efficienza del metodo e il risultato del monitoraggio può variare a seconda dell'esperienza d'uso da parte dell’operatore e da altri fattori come tipo di zucchero utilizzato umidità etc.
Come eseguire il metodo con zucchero a velo?
Materiale necessario (non incluso): zucchero a velo, contenitore per raccogliere lo zucchero setacciato con gli acari (facoltativo).
Passo 1
Versare due cucchiai colmi di zucchero a velo all'interno della ciotola trasparente dell'EasyCheck.
Passo 3
Agitare delicatamente Varroa EasyCheck per 1 minuto finché le api non saranno ricoperte uniformemente con lo zucchero a velo. Assicurati che lo zucchero non sia ancora passato attraverso i fori del cestello bianco. Mettere il Varroa EasyCheck all'ombra per 3 minuti per una migliore separazione degli acari.
Passo 5
Aggiungere un po' d'acqua allo zucchero per scioglierlo e contare gli acari.
A seconda che tu abbia preso 200 o 300 api, dividi il numero di acari contati per 2 o 3 per ottenere il tuo tasso di infestazione (%). Per interpretare i risultati, consultare la nostra Guida alla Varroa e/o le soglie locali.
Passo 2
Raccogliere un campione di 200 o 300 api con il cesto bianco, preferibilmente da un telaio di covata coperta (assicurarsi che la regina non sia nel campione). All'interno del cesto sono indicate le linee per 200 e 300 api.
Riposizionare il cestello ROVESCIATO nella ciotola trasparente e spingerlo fino a quando non è correttamente posizionato all'interno di quest’ultima. Avvitare il coperchio giallo.
Passo 4
Rimuovere il coperchio, capovolgere Varroa EasyCheck e scuoterlo delicatamente sopra il coperchio giallo o un contenitore più grande.
Passo 6
Rilascia le api nell'alveare o all'ingresso.
